Le notizie sulla situazione nelle città e nei comuni dove si vota il 5 giugno non sono esaltanti. Il confronto sembra fortemente condizionato dalle vicende nazionali e da una rincorsa di tipo propagandistico che lascia poco spazio al ragionamento sui problemi delle comunità locali e attraverso quali politiche è possibile affrontarli. E anche la ricerca di voti e di alleanze si è fatta più opaca e equivoca di altre volte. In alcune realtà si è palesato un accordo tra il PD e forze del centrodestra, come il raggruppamento di Verdini, senza che vi sia stata una discussione preliminare sugli indirizzi politici e programmatici. Tanto che per molti commentatori e purtroppo anche diversi esponenti del PD si dà per acquisita la convergenza definitiva con Gal. Cosa che del resto, senza obiezione alcuna da parte del nostro gruppo dirigente, viene apertamente rivendicata da Verdini. Si dice che questo passaggio, che di fatto sposta il PD su un asse decisamente più centrista, avrà un ulteriore consolidamento nella campagna referendaria per il SI alla riforma costituzionale. Per quanto mi riguarda io penso che questo sia uno dei nodi di fondo che il PD ha davanti e che deve sciogliere. In un recente intervento l'ho definito come il punto di maggiore ambiguità della linea portata avanti da Renzi e sul quale occorrono risposte chiare. La scelta di far uscire il PD dall'alveo del centrosinistra non è accettabile e non è mai stata indicata da nessuno dei candidati alla segreteria del PD (Renzi compreso), nelle primarie, nel congresso e nemmeno nei documenti discussi e votati dall'assemblea nazionale. Credo che questa ambiguità, oltre ad essere un serio problema politico, non porti bene al PD. Anche in relazione alla difficile battaglia elettorale di queste settimane, che determinerà il governo delle principali città italiane per i prossimi anni, peserà concretamente nella vita dei cittadini di quelle realtà e darà anche il senso di quale sia il clima nel Paese. Mi auguro quindi che un chiarimento su questo aspetto centrale della fisionomia politica e dell'azione del PD avvenga quanto prima. Tuttavia considero prioritario in questa fase dedicarsi all'obiettivo di conquistare o riconquistare la guida delle amministrazioni comunali, contrastando decisamente le spinte populistiche e anche i segnali di disaffezione e di sfiducia verso la politica. Per questo ritengo positivo l'appello promosso da Gianni Cuperlo per un impegno forte, di tutto il partito, nelle elezioni amministrative del 5 giugno e negli eventuali ballottaggi.
Voglio però raccontare in breve di una bella iniziativa (nella foto) assunta da un laboratorio di ricerca "Fare storia" del liceo classico Galilei di Pisa, del quale fanno parte volontariamente più di venticinque studenti coordinati da alcuni insegnanti. Sulla base di un loro lavoro hanno scoperto che Gian Carlo Taddei, già studente del liceo, caduto da partigiano nel 1944, e del quale hanno ricostruito il percorso, non ha avuto alcun riconoscimento al valore civile. Da qui l'iniziativa di proporre al Presidente della Repubblica di porre rimedio a questa mancanza. Ricordo che a Gian Carlo Taddei fu intitolata diversi anni fa la sezione universitaria pisana del PCI. Ieri, in ragione di questa iniziativa, un gruppo di diciassette studenti accompagnati da due professori sono venuti a Roma e hanno visitato il Quirinale, la Biblioteca del Parlamento e la Camera dei Deputati. Poi il museo di via Tasso e le Ardeatine. Inutile dire che sono contento di aver collaborato alla realizzazione del programma.
Infine una parola di ricordo per Fabrizia Del Corso. Ho saputo della sua scomparsa e ciò mi rattrista molto. L'ho conosciuta tanti anni fa nella comune militanza politica. Poi in Comune, io sindaco e lei dipendente e appassionata rappresentante sindacale. Non ci siamo incontrati più da qualche anno a questa parte. Avevo sentito della sua malattia. Mi dispiace di non aver potuto partecipare al suo saluto e lo scrivo qui: ciao Fabrizia e grazie per il tuo impegno.
1 Commento
La ringrazio per il suo preziosissimo contributo alla perfetta riuscita dell’iniziativa, che rimarrà nella mia memoria di studente liceale e di futuro studente di diritto.